Una risposta concreta all’efficientamento energetico. I vantaggi del cappotto termico sono molteplici: migliora il raffreddamento estivo e il riscaldamento invernale, aumenta il valore dell’immobile e riduce l’impatto ambientale
I dati dell’Agenzia Mondiale dell’Energia (IEA) dimostrano che gli edifici a livello globale contribuiscono per oltre il 30% al consumo finale di energia e per il 39% alle emissioni di CO2 legate al settore energetico. Anche se in Italia l’incidenza è leggermente inferiore, il problema rimane aperto.
Ci sono oltre 1,2 milioni di condomini nel paese, che ospitano circa 14 milioni di famiglie. Dell’82% di questi edifici ha più di cinquanta anni, costruiti quindi prima dell’entrata in vigore della legge 10/91 sull’efficienza energetica in edilizia (dati del rapporto Civico 5.0 di Legambiente).
Gli edifici vecchi presentano sfide legate alle prestazioni energetiche e alla dispersione termica, che se non risolte, comportano un aumento dei costi e una diminuzione del comfort per gli abitanti. Tuttavia, il settore dell’efficienza energetica offre un potenziale significativo. Secondo Legambiente, se 30.000 condomini venissero riqualificati ogni anno, le famiglie potrebbero risparmiare fino a 400 milioni di euro all’anno sulla bolletta energetica, evitando anche l’emissione di oltre 840.000 tonnellate di CO2 (Fonte: rapporto Civico 5.0).
In questo contesto, l’ottimizzazione energetica dell’involucro edilizio, ovvero l’esterno dell’edificio, gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento dell’efficienza energetica e della qualità abitativa. L’isolamento termico a cappotto rappresenta l’intervento migliore per ottimizzare questa capacità.
Cos’è il cappotto termico e quali sono i vantaggi
Il cappotto termico consiste nell’applicazione di un materiale isolante sulle pareti esterne o interne dell’edificio. Questo materiale isolante può essere realizzato con diverse sostanze, come lana minerale, sughero, polistirene espandibile (EPS) o aerogel di ultima generazione. Il materiale isolante è fissato alle pareti con una malta adesiva e supportato da appositi tasselli per garantirne la stabilità. Infine, viene applicato un intonaco armato con una rete in filo o fibra di vetro per proteggere il sistema da urti.
L’isolamento termico a cappotto agisce come una sorta di seconda pelle che garantisce il miglior microclima interno durante tutto l’anno. In altre parole, questa tecnica è in grado di ottimizzare il raffreddamento degli ambienti durante l’estate e il riscaldamento nei mesi invernali, riducendo così i costi energetici sulla bolletta.
Tra i vantaggi di questa soluzione di coibentazione, vi è la capacità di eliminare i ponti termici causati dalla discontinuità dei materiali nella muratura e di prevenire fenomeni di condensazione interstiziale, che possono portare alla formazione di umidità e muffa. Inoltre, migliorare l’isolamento di un edificio significa anche aumentare la sua classe energetica. Di conseguenza, aumenterà il valore complessivo dell’immobile, con un incremento che può variare tra il 5% e il 15% (dati provenienti da studi di settore).
La scelta più vantaggiosa, sia in termini di efficienza che di spazio, consiste nell’applicare il cappotto sull’involucro esterno dell’edificio. Tuttavia, il rivestimento interno presenta anch’esso dei benefici. Tra questi costi di realizzazione inferiori, possibilità di applicazione su singole unità abitative e adattabilità alle situazioni di edifici soggetti a vincoli storici e culturali. Oppure strutture che vengono abitate saltuariamente.